Pescara 20/05/2016

Fitodepurazione, seminario scientifico dell'Arta per promuoverla in Abruzzo

E’ in corso di svolgimento, nella sala consiliare della Provincia di Pescara, il seminario scientifico dell’Arta Abruzzo dal titolo “La fitodepurazione delle acque di scarico. Tecniche naturali di depurazione (constructed wet lands): tecnologie adeguate per il risanamento ambientale e per un futuro sostenibile”, patrocinato dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e dalle quattro Province abruzzesi.

Organizzato dalla scuola di formazione “Officina ambiente” dell’Arta, il seminario ha richiamato un folto ed eterogeneo pubblico di amministratori, tecnici e professionisti del settore (quasi 200 iscritti!) provenienti da tutta Italia, a cui in apertura hanno portato il loro saluto il Direttore Generale dell’Agenzia, Mario Amicone, e il Presidente della Provincia di Pescara e dell’Unione Province d’Abruzzo, Antonio Di Marco.

«Ci auguriamo che questa iniziativa sia utile ad indirizzare meglio gli investimenti in regione – ha detto Amicone – perché la fitodepurazione, che prevede impianti economici dal punto di vista della realizzazione e gestione, qui da noi stenta ancora a decollare e a trovare adeguata applicazione, quando invece una volta a regime permetterebbe di abbassare considerevolmente i costi della depurazione, a vantaggio innanzitutto della collettività».

«Questo seminario – ha sottolineato Di Marco – deve segnare l’inizio di un percorso di avanzamento innanzitutto culturale per i Comuni della provincia di Pescara, perché la fitodepurazione potrebbe risolvere in modo egregio e molto più economico i problemi irrisolti di un settore così delicato ed importante per la comunità locale. Il ruolo dell’amministrazione provinciale sta anche nell’accompagnare i sindaci in scelte strategiche come queste».

Nel corso della mattinata più volte il Direttore Tecnico dell’Arta, Giovanni Damiani, che ha scelto per il programma dell’incontro relatori di spessore come il consulente del Ministero dell’Ambiente Giorgio Pineschi, la progettista esperta Beatrice Pucci, la curatrice delle linee guida nazionali sulla fitodepurazione Silvana Salvati, dell’ISPRA, Loris Pietrelli dell’Agenzia ENEA e Laura Mancini dell’Istituto Superiore di Sanità, ha ribadito l’importanza di una corretta progettazione, adeguata alle caratteristiche del territorio anche dal punto di vista della scelta della vegetazione, per far sì che non si verifichi più l’improvvisazione del passato (l’ingegner Pucci l’ha definita efficacemente “fintodepurazione”), responsabile del mancato attecchimento in Abruzzo come in altre realtà di una tecnologia così promettente per la difesa dell’ambiente e per la sostenibilità ecologica, economica e sociale grazie al funzionamento “naturale”, ispirato al processo di autodepurazione dell’ecosistema.

Nel pomeriggio Damiani modererà la tavola rotonda sulle esperienze abruzzesi e il dibattito pubblico sugli aspetti burocratici, che spesso bloccano o rallentano le autorizzazioni degli impianti.

Considerata la grande risonanza del seminario, anche per assecondare le richieste dei tanti interessati che non hanno potuto essere presenti, molti perché provenienti da altre regioni, Arta metterà a disposizione sul sito tutto il materiale di approfondimento della tematica prodotto in occasione della giornata di studio.