Pescara 07/10/2011

I funghi come bioindicatori della qualità del suolo: l'ARTA illustra a Roma i risultati del biomonitoraggio svolto nel Parco Sirente-Velino

L'11 ottobre il Centro di riferimento regionale per le intossicazioni da miceti del Distretto aquilano terrà un seminario all'ISPRA

"L'esperienza di un'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente nella mappatura e censimento dei macromiceti ai fini della bioindicazione" è il titolo del seminario che la biologa Antonella Iannarelli del Distretto provinciale ARTA di L'Aquila terrà a Roma, presso l'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), il prossimo 11 ottobre. Nella relazione saranno illustrate le attività che il Centro di riferimento regionale per le intossicazioni da funghi del Distretto aquilano ha svolto nell'ambito del progetto interagenziale "Aree naturali protette e conservazione della diversità ambientale" avviato nel 2003 dall'allora APAT, oggi ISPRA.

Sulla base della convenzione stipulata tra APAT e ARTA, i 5 micologi del gruppo di lavoro hanno condotto una campagna di biomonitoraggio del suolo nel Parco Regionale Sirente-Velino, realizzando la mappatura e il campionamento delle specie fungine e dei licheni presenti nell'area protetta per il successivo inserimento delle informazioni raccolte nel database nazionale creato da ISPRA e AMB (Associazione Micologica Brasadola).

Il Laboratorio chimico del Distretto ha effettuato analisi sui funghi e sul terreno di raccolta per quantificare la concentrazione dei metali pesanti, mentre la fauna 'edafica' presente nel terreno è stata sottoposta ad esami biologici per verificare la qualità del suolo attraverso l'indice QBS-ar.

A conferma dell'attendibilità dei funghi come 'bioindicatori' della qualità del suolo, si è riscontrata una maggiore concentrazione di metalli pesanti negli esemplari raccolti in prossimità di discariche e, al contrario, una concentrazione minima in zone d'alta quota e nelle vicinanze di faggete. Le popolazioni edafiche, allo stesso modo, sono risultate di densità inferiore nei pressi delle discariche e più numerose in aree distanti da siti inquinati.

In attesa di una nuova convenzione che consenta di proseguire il progetto, il Centro di riferimento regionale per le intossicazioni da funghi continua a garantire il proprio supporto alle Asl abruzzesi per i casi di avvelenamento da funghi e le campagne di prevenzione.