Pescara 03/10/2013

Monitoraggio dell’ambiente marino-costiero in Abruzzo: analisi dei dati 2012

Anche nel 2012 l’ARTA ha attuato il Programma di monitoraggio dell’ambiente marino-costiero per la classificazione ecologico-ambientale delle acque marine, in convenzione con il Settore Opere marittime della Regione, che ne ha curato la definizione in applicazione del D.Lgs. 152/06.

L’ARTA ha svolto il monitoraggio tramite una rete di quattordici stazioni di campionamento, distribuite su sette transetti perpendicolari alla costa e poste rispettivamente a 500 m e 3000 m dalla costa. Le attività hanno riguardato la rilevazione dei parametri meteo marini, l’acquisizione di dati fisico-chimici delle acque con sonda multiparametrica, i campionamenti delle varie matrici ambientali interessate, la determinazione della concentrazione di nutrienti e microinquinanti chimici, le analisi della comunità fitoplanctonica, del macrobenthos e della granulometria dei sedimenti, bioaccumulo e sedimentazione di microinquinati nel biota e nel sedimento, test ecotossicologici sui sedimenti, riprese video subacquee. Le attività sono state svolte da dirigenti e tecnici dei Distretti di Pescara e Chieti nonché dalla Motonave Ermione.

I risultati sono riportati in una relazione che si può visualizzare o scaricare sia dal link seguente che nella sezione “Pubblicazioni” del sito.

Monitoraggio mare Abruzzo 2012

Le informazioni raccolte confermano la variabilità e complessità del sistema costiero abruzzese, riconducibili all’influenza di tanti fattori: condizioni idrobiologiche e fisiche del bacino, variabilità delle condizioni meteorologiche, collocazione geografica delle stazioni in relazione alle pressioni del territorio retrostante, apporti delle attività da diporto.

Nel documento sono riportate le analisi svolte e i numerosi dati disponibili. Nella rappresentazione dei contenuti ci si è aiutati con strumenti che ne possono agevolare la lettura (tabelle, grafici, immagini); gli autori del documento sono comunque sempre disponibili per fornire eventuali chiarimenti.

Nella sezione “Pubblicazioni” sono sempre disponibili le relazioni per gli anni 2009, 2010 e 2011.