Pescara 13/11/2014
17 novembre 2014: Arta e Regione insieme per i primi risultati del monitoraggio dell’inquinamento diffuso.
Il Servizio Gestione Rifiuti della Regione Abruzzo e l’Arta Abruzzo hanno organizzato la giornata di studio “Il monitoraggio dell’inquinamento diffuso nella Regione Abruzzo: primi risultati”. L’incontro, patrocinato dalla Provincia di Pescara, si terrà il prossimo 17 novembre, alle ore 10, a Pescara, palazzo della Provincia in piazza Italia, sala “Figlia di Iorio”.
L’incontro, come si può evincere dal programma della giornata è rivolto ad operatori del settore e portatori di interesse e costituisce l’occasione per fornire una panoramica sullo stato di contaminazione naturale ed antropica delle acque sotterranee negli acquiferi attraverso una prima disamina dei risultati conseguiti dal progetto “Inquinamento diffuso”, commissionato dalla Regione all’Arta già dalla seconda metà del 2006.
I monitoraggi del progetto hanno interessato i fondovalle dei fiumi Tronto, Vibrata, Salinello, Tordino, Vomano, Saline, Pescara, Alento, Foro, Sangro, Sinello, Osento e Trigno ed hanno consentito di individuare su questi acquiferi le aree sottoposte a contaminazione diffusa, le relazioni con le pressioni antropiche presenti sul territorio e i rapporti con la natura geologica del territorio attraverso l’individuazione di valori di fondo delle acque sotterranee.
Le attività svolte hanno riguardato la riorganizzazione e validazione delle informazioni sulle pressioni antropiche; le pressioni sono state correlate con gli inquinanti individuati nei monitoraggi delle acque sotterranee; sono state quindi individuate le modalità di circolazione idrica sotterranea e si sono realizzate carte di isovariazione dei parametri chimici maggiormente presenti, definendo i valori di fondo delle sostanze diffuse in ciascuna pianura alluvionale. Si è infine sviluppato un sistema informativo geografico per la gestione, elaborazione, interrogazione e visualizzazione dei dati.
Sull’acquifero del fondovalle del fiume Pescara è stata poi sperimentata una modellazione numerica per simulare l’evoluzione spazio-temporale della concentrazione di inquinanti per valutare e pianificare i possibili interventi di ripristino ambientale.
L’imminente approvazione del documento conclusivo da parte della Regione costituirà, di fatto, la definizione dei nuovi valori di fondo a cui riferirsi nel caso in cui un sito potenzialmente contaminato sia ubicato in un'area interessata da fenomeni antropici o naturali che abbiano determinato il superamento di una o più concentrazioni soglia di contaminazione (CSC). Va poi sottolineato che la Regione ha già manifestato l’intenzione di completare la copertura territoriale dello studio con il monitoraggio dei fondovalle dei fiumi della Provincia di L’Aquila.