Una promessa fatta al territorio e mantenuta, anche a prezzo di molta fatica: l’Arta, raccogliendo l’invito dell’amministrazione comunale di Atessa, ha infatti riattivato la centralina di misurazione presente nella zona industriale di Piazzano di Atessa.

Tutti, soprattutto i cittadini della Val di Sangro, ricordano che la centralina, di proprietà della Provincia di Chieti, era stata gestita dal Consorzio Mario Negri Sud fino ad alcuni anni orsono per poi essere disattivata per ragioni economiche. Certamente l’Arta non è estranea all’attuale congiuntura, che anzi penalizza e comprime ogni giorno di più i margini di operatività. Tuttavia, grazie ad un oculato programma di razionalizzazione delle risorse tecniche e strumentali, l’Agenzia è stata in grado di ripristinare la funzionalità della vecchia cabina, peraltro ottimamente conservata, e di riavviare le misurazioni in Val di Sangro.

Altro aspetto di grande rilievo, che dà ulteriore importanza all’azione dell’Arta e dell’amministrazione comunale, è che la centralina è stata inserita nella rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria come unica postazione regionale di tipo industriale.

Nel dettaglio, la stazione misura le concentrazioni di polveri sottili 10, benzene, toluene, xilene e monossido di carbonio. Essa, ovviamente, dispone anche dei sensori meteo e di tutti gli apparati software e hardware necessari per la raccolta, l’elaborazione e la trasmissione dei dati.

Già da alcuni giorni si stanno effettuando le trasmissioni di prova e si stanno testando tutte le fasi del processo di produzione dei dati (rilevazione, trasmissione, elaborazione, visualizzazione). I test, che stanno mostrando il corretto funzionamento di tutti gli apparati, impegneranno i tecnici del Distretto di Chieti per altre 72-96 ore. Dal 2 ottobre i dati inizieranno ad essere validati e da quel momento potranno essere considerati “ufficiali”. I valori rilevati si possono visualizzare nella sezione dedicata ai dati di monitoraggio della qualità dell’aria.