Pescara 30/07/2019
Tutela mare, rinnovata sinergia tra Arta Abruzzo e Centro studi cetacei
Arta Abruzzo e Centro Studi Cetacei hanno rinnovato la convenzione stipulata ad aprile 2018 per collaborare nelle attività di studio e tutela dell’ambiente marino e dei mammiferi e rettili marini.
Il rinnovo dell’accordo è stato sottoscritto dal direttore generale di Arta Abruzzo Francesco Chiavaroli e dal presidente del CSC Vincenzo Olivieri al termine della tavola rotonda sulla tutela degli animali marini protetti in Abruzzo organizzata dall’associazione sabato 27 luglio 2019 a Pescara nell’ambito dei festeggiamenti per Sant’Andrea apostolo.
Nell’incontro, al quale oltre al direttore Chiavaroli hanno partecipato il Capitano di Vascello Donato De Carolis, Direttore marittimo di Pescara, il responsabile Servizi veterinari della Regione Abruzzo, Giuseppe Bucciarelli, e il dirigente medico veterinario dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “G. Caporale”, Daniela Morelli, sono stati presentati i risultati ottenuti nei primi cinque anni di attività della rete regionale per lo spiaggiamento di cetacei e tartarughe coordinata dal CSC, che rende la realtà abruzzese un’eccellenza italiana ed europea. Da quando è stata avviata la sinergia con le istituzioni e le marinerie abruzzesi, in particolare quella pescarese, che ha dato un contributo essenziale alle attività della rete, sono stati recuperati 85 cetacei, di cui 79 morti, e oltre 550 tartarughe, delle quali 151 vive, salvate e stabulate presso il Centro di Recupero e Riabilitazione Tartarughe Marine “Luigi Cagnolaro” di Pescara, prima di essere rilasciate in mare.
Bilbo, Smeagol, Zita, Antonietta, Soter. Sono solo alcune delle Caretta caretta che in poco più di un anno si sono rituffate in Adriatico dalla motonave Ermione di Arta, proprio grazie alla convenzione appena rinnovata. Domenica 28 luglio, sempre durante la festa di Sant’Andrea, protettore della marineria di Pescara, è stata la volta di Brownie e Calypso.
Brownie, 80 centimetri di lunghezza e poco più di 35 chili di peso, è stata pescata accidentalmente il 24 giugno scorso al largo di Montesilvano (Pescara) dall’equipaggio del motopeschereccio “Nuova Zita” e dopo essere stata ricoverata in osservazione, ha eseguito tutte le analisi di routine previste per gli animali ospiti del CRTM, risultando in buona salute.
Calypso è stata recuperata il 5 gennaio scorso sulla spiaggia di Pescara e deve il suo nome allo stabilimento balneare: al momento del ritrovamento era in gravi condizioni, per il freddo ma soprattutto a causa delle gravi ferite alla natatoia destra. Probabilmente è rimasta impigliata a lungo in rifiuti solidi, come una lenza, una rete o cordame, perché l’arto era già in necrosi e tutto il lato destro del corpo presentava escoriazioni. Non è stato possibile salvare la natatoia, che è stata amputata, allungando i tempi di guarigione. Al CRTM, grazie alle cure e alla dedizione dei biologi e veterinari volontari, è comunque cresciuta: al recupero era lunga 53 centimetri e pesava 6,3 chili, mentre al rilascio ne aveva raggiunti 9.