Autorità ambientale
Con l’adozione del V Programma politico e d’azione a favore dell’ambiente
e di uno sviluppo sostenibile (1993), con il quale si è posto come obiettivo
primario il perseguimento di uno sviluppo sostenibile -ovvero una crescita economica
e sociale unita alla consapevolezza della necessità di mantenere e valorizzare
il capitale naturale- la politica ambientale comunitaria conosce un radicale
cambiamento di approccio.
Le innovazioni fondamentali possono essere riassunte nel superamento della cultura
di “command and control” e nella piena condivisione delle responsabilità
tra tutti i soggetti coinvolti nello sviluppo, a favore di un atteggiamento
più attivo che integri le considerazioni ambientali nella formulazione
e nell’attuazione delle politiche economiche e settoriali, nelle decisioni
delle autorità pubbliche, nell’elaborazione e messa a punto dei
processi produttivi e nel comportamento e nelle scelte del singolo cittadino.
Tuttavia, è solo sul finire del ciclo di programmazione che tale esigenza
comincia lentamente ad essere assimilata, esigenza ulteriormente rafforzata
dalla nuova programmazione 2000-2006 che vede l’ambiente come obiettivo
comune a tutti i programmi di intervento, settoriali e locali, proposti nel
quadro delle politiche di sostegno. Per la diffusione della cultura dello sviluppo
sostenibile l’Unione Europea si avvale dei Fondi Strutturali.
Tale obiettivo viene perseguito attraverso la cooperazione dell’Autorità
Ambientale e dell’Autorità di Gestione le cui figure sono legittimate
dal “Quadro Comunitario di Sostegno per le regioni italiane dell’obiettivo
1 2000-2006”.
La prima figura ha il compito di:
- operare ai fini dell’integrazione della componente ambientale in tutti i settori di azione dei Fondi, in una prospettiva di sviluppo sostenibile e
- assicurare la conformità tra le scelte politiche e la legislazione comunitaria in materia di ambiente,
L’Autorità Ambientale nazionale è rappresentata dal Ministero dell’Ambiente.
L’Autorità Ambientale della Regione Abruzzo è rappresentata dall’Ing. Pierluigi Caputi, Direttore dell’area Urbanistica Beni Ambientali Parchi Politiche e Gestione dei Bacini Idrografici.
Al fine di trovare “una sede di coordinamento, di riflessione, di formazione, di confronto, di messa in comune delle esperienze e di elaborazione di proposte, di criteri e di metodologie attinenti agli aspetti ambientali delle azioni dei Fondi strutturali” (Capitolo 6.2.2. Autorità ambientali) è stata creata una "Rete nazionale delle autorità ambientali e della programmazione dei Fondi Strutturali comunitari" costituita dai rappresentanti dell’Autorità Ambientale e di Gestione delle Regioni dell’Obiettivo 1 e 2, coordinata dal Ministero del Tesoro, Bilancio e Programmazione Economica, Dipartimento per le politiche di sviluppo e coesione, Servizio per le politiche dei Fondi strutturali comunitari, di concerto con il Ministero dell'Ambiente.