Notizie Arta

Pescara 18/02/2025

Arta Abruzzo cambia nome e diventa Arpa Abruzzo
nuovo logo Arpa Abruzzo

Arta Abruzzo, l’Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente, cambia nome e diventa Arpa, Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale.

È quanto stabilito dalla Legge regionale del 6 febbraio 2025 n. 1, che all’articolo 26 modifica la legge regionale 29 luglio 1998, n. 64, istitutiva dell’Agenzia ambientale, disponendo quanto segue: “Le parole "Agenzia Regionale per la Tutela dell'Ambiente", ovunque ricorrano nel testo di legge, sono sostituite dalle seguenti: "Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale. Ogni richiamo alla denominazione "Agenzia Regionale per la Tutela dell'Ambiente" e all'acronimo "A.R.T.A." contenuto nelle leggi regionali – dispone il Testo legislativo - si intende riferito alla denominazione: "Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale" e all'acronimo "ARPA".

Pescara 12/03/2025

Mare, la stagione partirà con quattro zone vietate
foto con tratto di costa abruzzese

La prossima stagione balneare comincerà con soli quattro divieti di balneazione e un’altissima percentuale di acque eccellenti. È quanto emerge dalla delibera della Giunta regionale, un documento di 17 pagine con ben 8 allegati, che definisce ufficialmente la qualità del mare abruzzese sulla scorta della relazione annuale redatta dall’Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpa).

I dati contenuti nel documento dell’Agenzia evidenziano un miglioramento dello stato di salute generale del mare abruzzese rispetto allo scorso anno: restano pressoché invariate le acque classificate come “eccellenti”, diminuiscono le acque “scarse” e quasi il 100% dei tratti monitorati risulta balneabile. Un quadro estremamente confortante in vista della prossima stagione estiva che conferma il trend positivo, graduale e costante nel tempo, fatto registrare negli ultimi 5 anni.

La classificazione

Il rapporto Arpa ha evidenziato una qualità del mare nei tratti analizzati nel 2024 leggermente superiore rispetto al 2023. La percentuale di acque classificate come "buone" scende al 4%, mentre resta pressoché invariato il numero dei punti valutati in classe "eccellente", che si attestano all'89%. Si assottiglia al 2%, infine, la percentuale delle acque “scarse”, ma solo in prossimità delle foci di alcuni fiumi e torrenti, che continueranno a essere monitorati con particolare attenzione anche nel 2025.

Le zone rosse

Quasi dimezzato, rispetto allo scorso anno, l’elenco delle acque di balneazione classificate di qualità “scarsa” per cinque anni consecutivi, per le quali è disposto un divieto permanente di balneazione, quindi per tutta la durata della stagione. Si tratta di due tratti del litorale ortonese, a 350 m Sud dalla foce del fiume Foro e a 200 metri in direzione Sud dalla foce del fiume Arielli; di una piccola parre del litorale di San Vito Chietino, individuato a100 metri in direzione Nord rispetto alla foce del fiume Feltrino e di un tratto di mare nel comune di Rocca San Giovanni, esattamente nella Zona antistante il chilometro 484 della Strada statale 16. In queste 4 porzioni di mare sarà vietato fare il bagno, dopo che i sindaci dei Comuni interessati avranno firmato le ordinanze di divieto. Si tratta di soli quattro punti della costa bocciati, su un totale di 113 monitorati per tutta la stagione scorsa dai tecnici di Arpa: una percentuale esigua, soprattutto se si considera che le province di Pescara e Teramo, sono state promosse a pieni voti e potranno vantare tutti i tratti di mare balneabili.

Riaperti alla balneazione

Per la prima volta dopo dieci anni non si registrano, inoltre, punti temporaneamente inibiti alla balneazione: due terzi delle aree precedentemente soggette a divieti temporanei sono state riaperte grazie alle opere di efficientamento degli impianti di depurazione. In particolare, per la zona antistante via Leopardi a Pescara e per l’area del lungomare Cordella a Vasto, in prossimità del monumento alla Bagnante, verrà meno il divieto balneazione. Gli enti gestori di entrambi i Comuni hanno, infatti, adottato misure correttive per migliorare la qualità delle acque, garantendo una funzionalità ottimale degli impianti e monitorando la possibile immissione di acque contaminate in mare, ripristinando così le condizioni di balneabilità.

La normativa sulle acque “scarse”

In caso di acque classificate come “scarse”, la delibera di Giunta regionale prevede un monitoraggio intensivo delle acque, con frequenza quindicinale, e l’individuazione delle cause di inquinamento, affidando ai Comuni competenti il compito di adottare provvedimenti per eliminare o ridurre tali cause. I Comuni sono inoltre tenuti a indicare i provvedimenti adottati nel profilo delle acque di balneazione e a installare apposita cartellonistica per informare i bagnanti del divieto di balneazione, al fine di evitare l’esposizione all’inquinamento.

Le acque di qualità “scarsa” potranno essere riaperte alla balneazione solo dopo che il Comune interessato, una volta attuate le misure di risanamento, richieda il nulla osta al Servizio Opere marittime e acque marine della Regione, con la comunicazione delle misure di risanamento messe in atto e dell’esito favorevole di due campionamenti routinari consecutivi per i parametri batterici.

Gli inquinanti monitorati

Il programma di monitoraggio per rilevare la quantità nelle acque marine di Escherichia coli ed Enterococchi intestinali, i due parametri “sentinelle”, viene svolto secondo un calendario dei prelievi a livello regionale, d’intesa tra Regione Abruzzo e Arpa. E consta di un campionamento, da svolgersi mensilmente, di norma per il periodo aprile-settembre di ogni anno. Il periodo che intercorre tra un campionamento routinario e il successivo, peraltro, non può superare i trenta giorni.

Relazione annuale qualità acque di balneazione

Pescara 10/03/2025

Il mezzo mobile di Arpa Abruzzo al circuito interconfronto di Ispra per la misura di polveri sottili e gas inquinanti
foto dell'evento

L’Arpa Abruzzo, con il proprio laboratorio mobile per il rilevamento della qualità dell’aria, sta partecipando ai circuiti interconfronto IC069 “Misure delle concentrazioni in massa delle frazioni PM10 e PM2,5 di materiale particolato nell’aria ambiente” e IC071 “Misure in campo delle concentrazioni di monossido di azoto, biossido di azoto, ozono e benzene nell’aria ambiente”.

L’attività, organizzata da ISPRA e Arpa Umbria, alla quale stanno partecipando i laboratori mobili di tutte le Agenzie ambientali, si sta svolgendo a Terni dal 23 gennaio e terminerà il prossimo 06 marzo con il ritiro dei laboratori mobili delle agenzie partecipanti.

Il sito di campionamento, allestito presso il parcheggio antistante la sede di Terni di Arpa Umbria in via Carlo Alberto dalla Chiesa 32 è un’area interessata sia dalle ricadute delle emissioni delle acciaierie di Terni, distanti circa 3,5 km dal sito, sia dai contributi derivanti dal traffico veicolare e dalle attività antropiche della città.

Il circuito di interconfronto è un’importante attività in cui si confrontano le misure ottenute da analizzatori differenti. Nel caso dell’interconfronto IC069 il confronto è tra le misure di concentrazione media giornaliera di polveri PM10 e PM2,5 determinate per via gravimetrica con campionatori sequenziali o con analizzatori automatici in continuo. L’IC071, invece, prende in esame le concentrazioni rilevate di monossido di azoto, biossido di azoto, ozono e benzene. L’Arpa Abruzzo dispone di un laboratorio mobile su cui sono installati analizzatori a chemiluminescenza per l’analisi dei gas e di un campionatore gravimetrico da campo per la raccolta della frazione PM10.

Dalle attività in corso di svolgimento è stata estratta una piccola galleria fotografica visualizzabile o scaricabile in formato pdf.

Pescara 18/02/2025

Qualità dell'aria, in rete il rapporto preliminare del 2024
foto report

Polveri sottili e sottilissime, biossido di azoto e benzene: nonostante l’aumento delle temperature e la riduzione delle precipitazioni che hanno caratterizzato i dodici mesi del 2024, la qualità dell’aria in Abruzzo è stata generalmente buona, con alcune criticità che si sono registrate nell’agglomerato Chieti-Pescara. È quanto emerge dal rapporto preliminare stilato dall’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente (Arta) che, tramite le 16 centraline di monitoraggio dislocate su tutto il territorio regionale, scatta una fotografia sull’andamento delle concentrazioni dei principali inquinanti durante tutto l’arco dello scorso anno.

Il monitoraggio della qualità dell’aria in Abruzzo segue la zonizzazione del D. Lgs. 155/2010, che suddivide il territorio in tre aree: l’agglomerato Chieti-Pescara (280.000 abitanti), la cosiddetta zona a maggiore pressione antropica che comprende le città di L’Aquila, Teramo e altri comuni (760.000 abitanti) e la zona a minore pressione antropica composta da 188 comuni con minore densità abitativa (238.000 abitanti).

I livelli delle polveri sottili (PM10), per tutto l’arco dell’anno passato, non hanno mai raggiunto il valore di 40 microgrammi per metro cubo (μg/m3), limite imposto dalla norma. Si tratta del particolato atmosferico fine, che è il maggior inquinante nelle città, ed è formato da una miscela di particelle solide e liquide di sostanze organiche e inorganiche sospese in aria. A detenere il primato negativo di concentrazione di questo inquinante è Pescara, dove le centraline hanno raggiunto i valori più elevati. Anche nella zona a maggiore pressione antropica si sono verificati superamenti, ovvero a L’Aquila e a Teramo. Resta tuttavia confortante il dato complessivo: il limite di 35 superamenti giornalieri di 50 μg/m3 non è stato mai raggiunto in nessuna stazione di monitoraggio della regione, nonostante frequenti episodi di afflusso di polveri sahariane registrati nel corso dell’anno: un fenomeno che può influenzare il dato complessivo sulla qualità dell’aria.

Ad incidere sulla concentrazione degli inquinanti, in particolar modo dell’ozono, sono state le temperature superiori alla media in tutti i mesi dell’anno. A Pescara, la media annua ha fatto registrare un +2,6°C rispetto al trentennio 1961-1990 e +1,7°C rispetto al periodo 1991-2020. Le anomalie più marcate si sono registrate tra gennaio e marzo e tra luglio e ottobre, con lunghi periodi di stabilità atmosferica dovuti agli anticicloni africani. La ventilazione è rimasta debole o moderata, con un deficit di precipitazioni del 18%, particolarmente evidente nelle aree collinari e costiere. Ne è scaturito un picco dei valori di Ozono che, a Chieti Scalo, ha persino sforato il tetto imposto dalla norma. Complessivamente, proprio a causa dell’aumento delle temperature, nei mesi estivi sono stati registrati di frequente valori elevati del gas, che si forma in atmosfera a seguito di reazioni chimiche in presenza di forte irraggiamento solare, tali da determinare il superamento del valore di 120 μg/m3 (indicato come valore obiettivo come media massima giornaliera calcolata su 8 ore). Tali superamenti sono risultati comunque in numero inferiore ai 25 imposti dalla norma in tutte le stazioni, fatta eccezione per quella presso Chieti Scalo (centralina denominata “Scuola Antonelli”). Ma non c’è da allarmarsi: nel 2024 non sono stati superati né la soglia di informazione né quella di allarme, i livelli oltre i quali l’esposizione di breve durata può rappresentare un rischio per la salute. Di conseguenza, non si è reso necessario adottare misure straordinarie o diffondere avvisi alla popolazione.

Anche il valore medio annuale del PM2.5, ovvero le polveri sottili con diametro aerodinamico inferiore a 2,5 micrometri, è rimasto sotto il limite di 25 microgrammi per metro cubo in tutta la regione, con livelli più alti nell’agglomerato Chieti-Pescara rispetto alle altre zone della regione. Anche il biossido di azoto ha rispettato il limite di 40 µg/m³, sebbene le centraline da traffico abbiano registrato concentrazioni più elevate, in particolare a Teramo Porta Reale, dove l’inquinamento è influenzato principalmente dal traffico veicolare.

Non destano alcuna preoccupazione, infine, i valori di benzene, monossido di carbonio e anidride solforosa, che sono estremamente bassi su tutto il territorio regionale.

Qualità dell'aria Regione Abruzzo - Report preliminare

Pescara 12/02/2025

Avviso di selezione pubblica per l’assunzione di n.1 unità di personale con rapporto di lavoro a tempo pieno e determinato nel profilo di Assistente Tecnico
Immagine illustrativa

E’ indetto un concorso pubblico, per titoli ed e colloquio, per la copertura di n. 1 (uno) posto di Assistente Tecnico, Area degli Assistenti, CCNL Comparto Sanità 2019-2021 del 02/11/2022, a tempo pieno e determinato (36 ore settimanali), per la durata di 12 (dodici) mesi eventualmente prorogabili nei termini di legge, per l’attuazione del Protocollo d’Intesa Regione Abruzzo/ARTA Abruzzo, Piano Regionale di Prevenzione 2020-2025 prorogato fino al 31/12/2026, Progetto “CONTROLLO E MONITORAGGIO DELL’INQUINAMENTO ACUSTICO” Area Professionale Specifica: Area degli Assistenti - Assistente Tecnico.

Maggiori informazioni nella pagina del bando.

Pescara 12/02/2025

Avviso di selezione pubblica per l’assunzione di n.1 unità di personale con rapporto di lavoro a tempo pieno e determinato nel profilo di collaboratore tecnico professionale
Immagine illustrativa

E’ indetto un concorso pubblico, per titoli ed e colloquio, per la copertura di n. 1 (uno) posto di Collaboratore Tecnico Professionale, Area Professionisti della Salute e Funzionari, CCNL Comparto Sanità 2019-2021 del 02/11/2022, a tempo pieno e determinato (36 ore settimanali), per la durata di 12 (dodici) mesi eventualmente prorogabili nei termini di legge, per l’attuazione del Protocollo d’Intesa Regione Abruzzo/ARTA Abruzzo, Piano Regionale di Prevenzione 2020-2025 prorogato fino al 31/12/2026, Progetto “CONTROLLO E MONITORAGGIO DELL’INQUINAMENTO ACUSTICO”. Sede di lavoro presso il Distretto Provinciale di Teramo.

Maggiori informazioni nella pagina del bando.

Pescara 12/02/2025

Bit Milano, Arpa Abruzzo consegna le certificazioni del benessere alle prime sei strutture ricettive e ristorative
Foto consegna certificazioni

L’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa Abruzzo) ha consegnato le prime sei certificazioni “Abruzzo Regione del Benessere” alle strutture ricettive e ristorative che hanno aderito ai criteri stabiliti dal disciplinare regionale. L’importante riconoscimento è stato conferito dall’agenzia ambientale, nella veste di soggetto attuatore del progetto multidisciplinare “Abruzzo regione del benessere”, nel corso di un convegno che si è tenuto nel pomeriggio all’interno dello stand allestito dalla Regione Abruzzo alla Borsa internazionale del Turismo (Bit) che si sta svolgendo in questi giorni a Milano. L’iniziativa, volta ad innalzare gli standard di qualità e sostenibilità ambientale delle strutture ricettive e ristorative abruzzesi, rappresenta un tassello importante nella costruzione di un’offerta turistica sempre più competitiva e nella valorizzazione del patrimonio naturalistico, storico e culturale abruzzese. In particolare, il prestigioso riconoscimento è stato consegnato alle aziende che hanno mostrato particolare attenzione alla protezione dell’ambiente, capaci di valorizzare la qualità del servizio offerto in un’ottica di efficientamento energetico ed in grado di valorizzare le specificità e le bellezze naturali del territorio, al fine di connotare la loro offerta turistico-ricettiva in chiave sostenibile.

Al convegno hanno preso parte il sottosegretario della Giunta regionale con delega al Turismo, Daniele D’Amario, il direttore tecnico di Arpa Abruzzo, Massimo Giusti, il direttore amministrativo di dell’Agenzia ambientale, Raimondo Micheli, e Massimo Desiati, già componente del gruppo di lavoro per la stesura delle linee guida per la certificazione.

"Il progetto finanziato dalla legge regionale – sottolinea il sottosegretario D’Amario – si propone di elevare gli standard qualitativi dell’accoglienza e di rafforzare l'immagine dell'Abruzzo, rendendo la nostra regione sempre più competitiva. Chiaramente – continua D’Amario – è fondamentale una collaborazione attiva con il mondo imprenditoriale, poiché fissare parametri rigorosi comporta un impegno concreto da parte delle strutture ricettive e ristorative che intendono conformarsi a tali standard, richiedendo così un coinvolgimento determinante dell'intero settore. Dobbiamo continuare a puntare su questi obiettivi - aggiunge il sottosegretario D’Amario - perché una regione che ambisce a giocare un ruolo di rilievo nell’ambito dell’accoglienza e dell’ospitalità deve essere riconosciuta come una 'regione del benessere': un luogo in cui i residenti vivono bene e, di conseguenza, anche i turisti possono sperimentare la qualità della vita che contraddistingue questo territorio”.

Molteplici i criteri ai quali le strutture si sono dovute uniformare, tra cui la rimozione delle barriere architettoniche, l’attenzione alla manutenzione periodica di impianti e apparecchiature, l’adozione di sistemi di efficienza energetica, la riduzione dei consumi di metano, energia elettrica e acqua, la proposta di menu con prodotti tipici locali e biologici, l’utilizzo di metodi di cottura a ridotto contenuto di grassi.

“La consegna delle prime sei certificazioni “Abruzzo Regione del Benessere” – dichiara il direttore generale di Arpa Abruzzo, Maurizio Dionisio - rappresenta un risultato concreto del nostro impegno nella valorizzazione dell’offerta turistica regionale, che costituisce uno dei punti premianti del progetto che stiamo portando avanti. La nostra strategia – continua Dionisio – è quella di promuovere un modello turistico impiegabile come best practice a livello nazionale e internazionale, orientato al benessere e basato sull’esperienzialità, sulla valorizzazione delle tipicità naturalistiche e storico-culturali regionali e sulla riqualificazione dei territori a rischio marginalizzazione economica e demografica. Con la riapertura del bando – conclude - continueremo a lavorare con determinazione per consolidare questi risultati, certi che il modello proposto possa contribuire in maniera significativa allo sviluppo e al benessere dell’intero territorio abruzzese”.

Le sei aziende certificate: Don Antonio Glamping Village a Giulianova, Pineto Beach Village & Camping, Duca Amedeo Camping Village a Martinsicuro, Casa D’Angelo a Fara Filorum Petri (CH), BiciGrill Abruzzo a Città S. Angelo (PE) e Ruggio restaurant & bar, nel comune di Pineto.